Il nuovo standard sulla robotica ISO 10218
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- 28.5.2024
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Le nuove ISO 10218-1:2025 e ISO 10218-2:2025 sostituiscono le versioni precedenti del 2011. Questi standard definiscono i requisiti di sicurezza per i robot industriali (Parte 1) e per i sistemi robotici, le applicazioni robotiche e l’integrazione delle celle robotiche (Parte 2). Markus Winter (Product Management Safety) e Christian Leng (Product Expert - Safety) del Product Management KEBA Industrial Automation ci raccontano, in un’intervista, cosa devono aspettarsi i produttori di macchine e robot dallo standard aggiornato e perché tale aggiornamento era da tempo necessario.
Chi coinvolge il nuovo standard?
Markus Winter: Come il suo predecessore, lo standard è suddiviso in due parti: 10218-1 e 10218-2. L’ISO 10218-1 tratta il robot come macchina incompleta e riguarda principalmente i produttori di robot industriali e cobot.
La seconda parte, ISO 10218-2, riguarda le macchine e i sistemi completi con robot integrati. Si applica a tutti coloro che integrano robot industriali in una soluzione completa, come i costruttori di macchine o gli integratori di sistemi.

Perché era necessario aggiornare lo standard? Cosa mancava? Cosa è cambiato?
Christian Leng: le norme ISO 10218-1 e 10218-2 sono state pubblicate nel 2012. Un aggiornamento è seguito nel 2016 con la specifica ISO/TS 15066 per i cobot. Da allora, l’utilizzo di robot industriali è quasi raddoppiato: oggi se ne contano quasi 3,5 milioni. Era quindi necessaria ed auspicabile un’adeguata revisione. Negli ultimi anni, sono aumentate le esigenze in termini di cybersicurezza e robotica collaborativa.
Markus Winter: Le crescenti minacce cibernetiche e le tematiche correlate, come l’EU Cybersecurity Act o le linee guida USA sulle infrastrutture critiche (es. telecomunicazioni ed energia), influiscono sull’ISO 10218-1. Anche i produttori medi e piccoli sono soggetti al rischio di attacchi cyber – soprattutto considerando il ciclo di vita attuale di molte soluzioni robotiche..
Quali sono i principali contenuti e cambiamenti che i costruttori di macchine e robot dovranno tenere in considerazione?
Markus Winter: Oltre a numerose modifiche minori, spiccano le seguenti novità:
Integrazione dell’ISO/TS 15066:2016 – soprattutto nell’ISO 10218-2 (collaborazione uomo-robot)
Classificazione dei robot in due classi in base ai requisiti di sicurezza funzionale
Chiarimenti sui requisiti per la sicurezza funzionale
Introduzione della cybersicurezza (nuovo)
Quale novità ritiene particolarmente positiva?
Christian Leng: La gestione delle velocità in modalità manuale con velocità ridotta (conosciuta come T1 oteach) è stata chiarita. Ora è previsto, ad esempio, che la velocità dei robot di classe II debba essere monitorata in modo sicuro.
Markus Winter: Anche l’allegato C, con la lista dettagliata delle funzioni di sicurezza richieste (obbligatorie e opzionali), rappresenta un grande passo avanti. Garantisce maggiore chiarezza.
Molto importante, inoltre, l’ampliamento dei requisiti minimi per la sicurezza funzionale:
Revisione precedente
- Esprimeva genericamente e solamente PLd / Cat. 3
Nuova revisione
PLd / Cat3 oppure
SIL2 / HFT=1 (20 anni) oppure
SIL2 / PFHd < 4,43 *10^-7
(Nota: PL = Performance Level secondo EN ISO 13849-1, SIL = Safety Integrity Level secondo EN IEC 62061, PFHd = Probabilità di guasto pericoloso/ ora).
Una domanda è: Ci saranno in futuro anche soluzioni di sicurezza singolo-canale nella robotica?
Perché è importante estendere i requisiti minimi di sicurezza funzionale?
Markus Winter: Attualmente è richiesto un PLd con architettura di categoria 3 (EN ISO 13849-1). Con la nuova versione, l’architettura Cat. 3 non è più obbligatoria se il PFHd è sufficientemente basso. Questo porta a chiedersi: ci saranno in futuro soluzioni di sicurezza singolo-canale nei robot?
Christian Leng: qui si pone la domanda successiva: ci saranno soluzioni singolo-canale anche in altri settori? Spesso in comparti dove manca unoi standard di tipo C dedicato, vengono utilizzati standard derivati dall’industria.

Il monitoraggio sicuro della velocità è spesso oggetto di accese discussioni, ora è chiaramente regolato! Qual è la soluzione di KEBA?
Markus Winter: Il monitoraggio sicuro del movimento è da sempre una competenza chiave di KEBA, soprattutto il controllo di velocità, posizioni e orientamenti cartesiani dei robot, con diverse cinematiche e/o con diverse tecnologie di encoder.
Lo standard riguarda anche aziende extra-UE?
Markus Winter: Si tratta di uno standard di tipo C secondo EN ISO 12100, in linea con i requisiti minimi per robot in ambienti industriali. Anche altri Paesi possono recepire i contenuti nei loro standard nazionali. L’UE è un mercato strategico, quindi molte aziende extra-UE dovranno adeguarsi implementando i requisiti richiesti dalla nuova norma.
Christian Leng: Inoltre, molte nazioni non UE partecipano all’elaborazione degli standard ISO, perciò anche per loro è interesse implementare queste normative.s.
Quanto tempo ci vorrà per l’applicazione del nuovo standard?
Christian Leng: Dopo la pubblicazione da parte dell’ International Organization for Standardization, i testi verranno tradotti e pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’UE. Solo allora sarà definita la data di entrata in vigore. Poiché molti termini derivano dalla nuova Direttiva Macchine, è lecito aspettarsi che lo standard sarà attivo dal 20 gennaio 2027.
Cosa devono fare ora gli interessati?
Markus Winter: Non bisogna sottovalutare i requisiti per la sicurezza funzionale e la cybersicurezza. I tempi di sviluppo e certificazione possono durare diversi anni. Si consiglia a produttori e integratori di attivarsi già da ora.
Quali soluzioni esistono sul mercato?
Christian Leng: Per le PMI, sviluppare una propria soluzione di sicurezza e mantenerla aggiornata, soprattutto in tema cyber security, non è fattibile. Molti dovranno rivolgersi a fornitori di servizi o piattaforme. I grandi produttori invece sapranno, o dovranno saper gestire, questi aspetti autonomamente
In quali ambiti KEBA offre soluzioni? Come si presentano queste soluzioni?
Markus Winter: Il nostro portafoglio di moduli e funzioni per la sicurezza è in costante crescita, soprattutto per la robotica e lo stampaggio a iniezione. Inoltre, la piattaforma di automazione Kemro X risolve in anticipo molte criticità dei clienti: cybersicurezza, hardware industriale, opzioni tecnologiche personalizzabili e capacità di fornitura. Questo consente ai clienti di concentrarsi sulle proprie competenze chiave.
Informazioni di background sul comitato:
Il comitato tecnico ISO/TC 299 "Robotics" dell’ International Organization for Standardization è responsabile della standardizzazione nella robotica a livello internazionale. Attualmente comprende dieci gruppi di lavoro. Il gruppo WG 3 "Industrial Safety" si occupa della sicurezza dei robot industriali e sta elaborando le nuove versioni ISO 10218-1/2. Partecipano anche gruppi a livello nazionale, composti da rappresentanti di produttori, utenti, enti assicurativi e altri soggetti interessati.