Ricarica con surplus fotovoltaico – cosa significa esattamente?
- Conoscenza
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- Ricarica
- 20.1.2022
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Che cos’è la ricarica con surplus fotovoltaico?
Per ricarica con surplus fotovoltaico si intende che l’energia solare autoprodotta, non utilizzata in casa, viene convogliata direttamente nella batteria del veicolo elettrico. In questo modo si può utilizzare il più possibile la propria energia verde per la mobilità, senza dover necessariamente installare un accumulatore di energia. Tuttavia, nel “rifornimento dal tetto alla batteria”, si distinguono tre varianti.
Ricarica con surplus fotovoltaico senza controllo attivo
Si tratta della soluzione tecnicamente più semplice. Tuttavia, per ottenere buoni risultati con questo metodo – ovvero muovere l’auto elettrica sfruttando il più possibile l’energia solare autoprodotta – è necessaria una certa esperienza o collaborazione da parte dell’utente. In questa modalità non vi è comunicazione tra la wallbox e l’impianto fotovoltaico: il veicolo elettrico inizia a ricaricare non appena viene collegato, indipendentemente dal fatto che il sole stia brillando e stia producendo energia in quel momento oppure no.
Se l’auto richiede più energia di quella che l’impianto FV sta attualmente fornendo, la rete elettrica sopperisce alla differenza. Un esempio: se la potenza di ricarica è impostata su 11 kW ma dal tetto arrivano solo 3 kW, i restanti 8 kW vengono forniti dalla rete domestica. Per utilizzare al meglio l’energia solare con questa tecnica, è consigliabile collegare l’auto soprattutto in presenza di sole e ridurre manualmente la potenza di ricarica – idealmente al livello dell’energia in eccesso generata dall’impianto FV. Infatti, se l’impianto solare produce solitamente solo 5 kW di surplus (a seconda della dimensione, dei consumi domestici o della stagione), una potenza di ricarica superiore implicherebbe automaticamente il consumo di energia più costosa dalla rete.
Vantaggi di questo metodo: è economico. Svantaggi: è scomodo e può comportare tempi di ricarica molto lunghi se si desidera utilizzare esclusivamente energia solare.
Ricarica con surplus fotovoltaico tramite segnale di abilitazione, ovvero ricarica esclusivamente con surplus FV
A partire da una determinata soglia di surplus fotovoltaico predefinita, l’inverter o lo smart meter invia un segnale di abilitazione alla wallbox, che fa partire la ricarica. Se, ad esempio, il limite è fissato a 3 kW, la ricarica avviene solo quando questa potenza è disponibile come energia solare in eccesso. Il vantaggio di questo sistema: la wallbox non mescola energia della rete e fotovoltaica. Per questo motivo si parla anche di ricarica esclusivamente con surplus fotovoltaico.
Rispetto alla ricarica senza controllo attivo, questo metodo consente di aumentare ulteriormente la quota di autoconsumo dell’energia autoprodotta.
Affinché questa modalità di ricarica funzioni, la wallbox deve disporre di un contatto di abilitazione (come tutte le wallbox KEBA KeContact P40, P40 Pro, e le KeContact P30 delle serie c e serie x.
Per non dipendere esclusivamente dal sole, è possibile attivare anche la ricarica da rete elettrica tramite un interruttore esterno – ad esempio, di notte.
Ricarica intelligente con surplus fotovoltaico tramite controllo dinamico
In questo caso, tutto il surplus fotovoltaico disponibile in tempo reale viene messo a disposizione del veicolo collegato alla stazione di ricarica. Ciò è reso possibile da una comunicazione continua tra un contatore energetico intelligente, che misura i consumi domestici attuali, e una wallbox intelligente, come ad esempio la KEBA KeContact P40, la P40 Pro o la KeContact P30 PV EDITION.
Questi dispositivi rilevano il surplus solare disponibile al momento e adattano in modo continuo e preciso la potenza di ricarica in base a esso. In questo modo, si massimizza l’autoconsumo fotovoltaico e si sfrutta al meglio l’energia solare. Solo quando tutti i consumi domestici sono coperti e il/i veicolo/i elettrico/i risultano caricati, l’elettricità solare viene immessa nella rete. Questo approccio può ridurre drasticamente e in modo duraturo il consumo di costosa energia di rete, è ecologicamente sostenibile, favorisce l’indipendenza energetica e consente un notevole risparmio economico.
Se è già presente un contatore adatto per la misurazione del consumo domestico, i costi di investimento per questa soluzione intelligente non sono superiori rispetto alla ricarica con semplice segnale di abilitazione.
KEBA propone pratici set fotovoltaici, composti da una wallbox, da un contatore smart (KeContact E10 e da un commutatore di fase (KeContact S10. Quest’ultimo consente di aumentare ulteriormente la quota di autoconsumo, poiché anche un surplus ridotto – a partire da soli 1,4 kW, ad esempio in caso di maltempo – viene utilizzato in automatico per la ricarica monofase.
Ricarica fotovoltaica con accumulo intermedio (buffer)
Per sfruttare ancora meglio l’energia dell’impianto fotovoltaico domestico, è possibile immagazzinarla in accumulatori domestici per l’uso notturno o durante giornate nuvolose. Se questi accumuli sono abbastanza capienti, possono essere utilizzati anche per ricaricare l’auto elettrica.
Tuttavia, questi accumulatori sono piuttosto costosi e non operano senza perdite. Anche se il rendimento è relativamente alto (intorno al 90%), è comunque preferibile ricaricare l’auto direttamente dal tetto, senza passaggi intermedi. Questo approccio è più efficiente ed evita dispersioni energetiche evitabili.